Microblading: scopriamo cos'è - Studio Immagine Permanent Makeup
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Porto un esempio: è come dire a un parrucchiere “salve vorrei fare un Phon” invece di dire “salve vorrei fare una messa impiega.”

VI RACCONTO UNA BREVE STORIA SUGLI STRUMENTI DA TATUAGGIO

Gli Inuit (eschimesi) usavano degli aghi d'osso per far passare attraverso la pelle un filo coperto di fuliggine (la china)

Nelle zone oceaniche (Polinesia, Nuova Zelanda) il tatuaggio veniva eseguito tramite i denti di un pettine di osso fissato all'estremità di una bacchetta (formando uno strumento simile a un rastrello).
Esso veniva battuto all’apice tramite un'altra bacchetta. Queste percussioni foravano la pelle introducendo il colore.

I giapponesi, con la tecnica detta tebori, parola derivante da Te(mano) e Hori (incidere), realizzavano tatuaggi a mano.
La tecnica giapponese prevedeva che gli aghi, fissati all'estremità di una bacchetta di bambù, venissero fatti scorrere avanti e indietro (si pensi a un piccolo pennello).
Questo movimento obliquo generava delle micro incisioni permettendo al colore di introdursi nella pelle.

In Thailandia e Cambogia era in uso una tecnica, simile a quella giapponese, nella quale venivano utilizzate diverse posizioni delle mani del tatuatore e una bacchetta di lunghezza maggiore. L'angolo di introduzione degli aghi nella pelle è meno obliquo rispetto alla tecnica giapponese, ma il movimento della bacchetta è più lieve.

Il tatuaggio occidentale viene invece eseguito tramite una macchinetta elettronica, (dermografo) alla quale sono fissati degli aghi monouso in numero vario a seconda dell'effetto desiderato.
Il movimento della macchinetta permette l'entrata degli aghi nella pelle, i quali depositano il pigmento nel derma.

Microblading, più correttamente Microblade, letteralmente significa micro lame
Il microblade sono molteplici aghi posti uno in fila all’altro (tipo pettine) all’estremità di una lunga asta o di plastica (monouso) o in acciaio.
Una pressione e vari movimenti (avanti e indietro) creano un incisone sulla pelle, nella quale viene rilasciato il pigmento.

Fine della storia.

Adesso a voi capire dove si posiziona questa tanto diffusa tecnica microblading detta da alcuni tecnica INNOVATIVA.

Ps. Questo non vuole assolutamente manifestare il mio dissenso verso il microblade o verso chi lo utilizza.
Voglio semplicemente INFORMARE le persone, che l’innovazione è il Dermografo e speriamo che un giorno producano una luce laser che ci consentirà di eseguire un tatuaggio senza tagli, questo sarebbe innovativo.

 

 

Serena Toscano